
L'Epatite è una infiammazione cronica virale del fegato che può degenerare in cirrosi epatica e tumori.
A seconda del virus che infetta le cellule epatiche possiamo distinguerne 3 diverse forme principali:
Epatite A
E' un'infiammazione acuta del fegato causata dal virus HAV, che colpisce direttamente questo organo. E' un virus molto diffuso in tutto il mondo ed è legato al livello igienico di una popolazione.
In Italia l'epatite A è molto frequente e colpisce 3 persone ogni 100.000 abitanti: si contano circa 1500 casi all'anno.
Si trasmette per via oro-fecale attraverso l’ingestione di cibi e bevande contaminate da acque sporche.
I più colpiti generalmente sono gli adulti, almeno nei paesi industrializzati, mentre i bambini sono ancora molto a rischio di contrarre l’infezione nei paesi poveri.
Nella maggior parte dei casi non compare alcun sintomo, raramente compaiono
affaticamento, febbre, nausea o vomito, feci chiare, una colorazione gialla
degli occhi e della pelle chiamata ittero, urina color scuro, dolore al
fianco destro che si può diffondere alla schiena.
L’epatite A è caratterizzata da un’evoluzione spontanea verso la guarigione completa e nel 90% dei casi si presenta in forme acute benigne.
Epatite B
L'epatite B è una forma virale causata dal virus dell'epatite B (HBV).
Si tratta di uno dei virus più infettivi al mondo che si trasmette tramite sangue infetto o tramite rapporti sessuali non protetti.
La malattia è di difficile individuazione poiché i malati possono anche non presentare sintomi ed essere considerati portatori sani.
- decorso acuto e acquisizione della immunità dall’infezione (90%),
- epatite fulminante con mortalità del 90% (1%),
- infezione cronica (5% circa),
- portatore inattivo (5%).
Oggi gli italiani di età inferiore a 30 anni sono protetti contro questo virus, mentre nella popolazione di età superiore circa il 15% degli individui ha naturalmente acquisito anticorpi anti HBV protettivi grazie a infezioni spontaneamente guarite.
Molto infatti dipende dall'età: praticamente molti degli adulti che si infettano guariscono spontaneamente mentre gran parte dei neonati e dei bambini con epatite B cronicizzano, ecco perché si vaccinano contro l’epatite B i neonati e non gli adulti.
Epatite C
E' una infiammazione acuta e cronica causata dal virus HCV.
La distribuzione
del virus è universale.
L'infezione colpisce circa il 3% della popolazione
mondiale.
L'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di persone positive al virus dell'Epatite C, con una percentuale di soggetti infetti va dal 3 al 15 %.
Le forme acute sono 500-600 all'anno.
Il 60 – 70% delle persone che si infettano con il virus dell'epatite
C sviluppa una epatite cronica che, se non curata, con il tempo può
trasformarsi in cirrosi o favorire lo sviluppo del cancro del fegato.
La condivisione di aghi o siringhe è oggi il maggior fattore di rischio di contrarre la malattia.
Altri fattori includono procedure ospedaliere e ambulatoriali, il tatuaggio e il body piercing eseguiti in ambienti non igienicamente protetti o con strumenti non sterilizzati.
Il 70% delle persone contagiate da questo virus non ha sintomi; quando compaiono, sono gli stessi della epatite A o B.
Tra i soggetti infettati, dal 50 all’80% diventano portatori cronici del virus e una buona parte di essi sviluppa un'epatite cronica.
Il 30% poi sviluppa una cirrosi e una parte di essi va incontro al cancro del fegato dopo un periodo variabile tra i 10 e i 30 anni.
In caso di epatite, il succo di aloe vera può essere d'aiuto in combinazione con la terapia farmacologica.
Infatti si è notato come l'uso continuativo di Aloe determina nelle cellule epatiche un miglioramento delle loro funzionalità.
L'acemannano attiva il sistema immunitario, rinforzando il potere fagocitante delle cellule killer T e B ed assieme a vitamine liposubili, quali A, C ed E con l'acido folico, ripristina velocemente l'attività delle cellule epatiche, compromesse dall'infiammazione.
Per avere questi benefici, si consiglia l'assunzione di Aloe al 100% 3 volte al giorno nella quantità di 40 ml.
Fab
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